FORMAZIONE OBBLIGATORIA DOCENTI IN SERVIZIO e FORMAZIONE DOCENTI DI RUOLO

PROCEDIMENTI DI RICONOSCIMENTO DEI TITOLI FORMATIVI RILASCIATI DA PAESI ESTERI E RELATIVO CONTENZIOSO GIURISDIZIONALE. ATTIVITÀ DI SUPPORTO ALL’UFFICIO V DELLA DIREZIONE GENERALE
Febbraio 8, 2023
EDUCAZIONE ALIMENTARE A SCUOLA: INSERIRLA NEI PROGRAMMI ALLA PRIMARIA E ALLA SECONDARIA
Febbraio 28, 2023
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FORMAZIONE OBBLIGATORIA DOCENTI IN SERVIZIO e FORMAZIONE DOCENTI DI RUOLO

FORMAZIONE OBBLIGATORIA DOCENTI IN SERVIZIO
FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE POLO – E ALLE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

FORMAZIONE DOCENTI DI RUOLO
CARTA DEL DOCENTE

TUTTI I PROGETTI SARANNO INSERITI NLLA PIATTAFORMA SOFIA

Con nota del 22.12.2022 il Ministero dell’ Istruzione e del Merito, Dipartimento per il sistema educativo d’istruzione e di formazione, fornisce indicazioni in materia di formazione in servizio. Il sistema della governance della formazione in servizio, ha l’obiettivo di migliorare gli esiti di apprendimento degli allievi e la loro piena educazione ad una cittadinanza responsabile, attraverso diverse strategie opportune strategie.

L’assegnazione dei fondi avverrà sulla base di quanto stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (C.C.N.I.) per la Formazione del 21 novembre 2022, concernente i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale docente ed educativo a valere sulle risorse finanziarie per l’anno scolastico 2022/2023. In particolare, una quota pari al 40% delle risorse disponibili sarà utilizzata per la gestione coordinata sul territorio delle iniziative di formazione previste dall’Amministrazione scolastica con particolare riferimento alle priorità nazionali individuate come strategiche per quest’anno scolastico.

Una quota pari al 60% delle risorse finanziarie disponibili sarà assegnata dalle scuole polo per la formazione direttamente ad ogni istituto scolastico, per far fronte alle esigenze di formazione autonomamente deliberate dalle scuole. L’assegnazione dei fondi avverrà sulla base degli stessi criteri.

Il Piano di formazione d’Istituto comprende le attività deliberate dal Collegio dei docenti, ai sensi dell’art. 66 del C.C.N.L. 2006-2009. Le scuole potranno progettare le iniziative singolarmente o in reti di scopo, favorendo anche la collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca, le Associazioni professionali qualificate e gli Enti accreditati ai sensi della Direttiva n.170/2016.

Le Scuole Polo per la formazione dovranno inserire le attività formative programmate e realizzate nella piattaforma S.O.F.I.A. per consentire una efficace azione di monitoraggio. Altra questione invece afferente sempre alla La Legge 107/2015, la cosiddetta “buona scuola” comma 124 definisce la formazione dei docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, permanente, strutturale e obbligatoria. Un nuovo sistema di formazione finalizzato all’elaborazione del Piano d’Istituto (PTOF) che contenga tutte le scelte curriculari, organizzative, di gestione delle risorse umane, iva compresa la progettazione delle azioni formative per il personale di ruolo in servizio.

Il sistema decisionale disegnato per la formazione obbligatoria nella scuola , commenta il Prof. Raffaele Di Lecce Segretario Generale della Confal Federazione Scuola, responsabile attività formative della Cnupi, ha una struttura a più livelli. Il MIUR, fissa gli ambiti dell’aggiornamento. Il Dirigente Scolastico, all’interno di ogni istituto, detta le linee di indirizzo. Infine, il Collegio Docenti, elabora tutte queste indicazioni e inserisce specifiche proposte formative all’interno del Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Nella scuola comunque, prosegue Di Lecce, è riconosciuto al docente piena autonomia in merito alla formazione. In nessun modo gli insegnati possono essere obbligati a prendere parte alle iniziative di formazione approvate dal collegio. Il loro unico dovere è il rispetto degli obiettivi. Per il resto, possono liberamente scegliere corsi proposti da soggetti qualificati, accreditati al MIUR.

La sentenza della Corte di Giustizia Europea, emessa il 28 ottobre 2021 nella causa C909/19, in cui viene specificato che la formazione obbligatoria rientra sempre nell’orario di servizio dei lavoratori.

Anche la Cassazione, con la sentenza n.7320/2019, ha specificato che la formazione obbligatoria rientra nelle 40 ore collegiali.

In via generale il riferimento normativo è l’art. 64 del CCNL 29.11.2007. Per tutti i dipendenti del comparto scuola, tale articolo dispone che la partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità.

L’art. 64 non fa alcuna differenza tra personale assunto a tempo determinato o indeterminato contenendo esclusivamente la dicitura generica di “personale” che si riferisce a tutto quello in servizio.

Pertanto, il diritto all’aggiornamento/formazione spetta a tutto il personale della scuola senza esclusione alcuna: docenti, educatori ed ATA di ogni ordine e grado assunti a tempo indeterminato e determinato (anche se per “supplenza breve” o “fino avente titolo”) compreso il personale in regime di part time.

Il personale docente ha diritto alla fruizione di 5 giorni nel corso dell’anno scolastico, ai sensi (art. 64, comma 5, del vigente C.C.N.L. Scuola)

Il personale ATA può partecipare, previa autorizzazione del capo d’istituto, in relazione alle esigenze di funzionamento del servizio, ad iniziative o di aggiornamento organizzate dall’amministrazione o svolte dall’Università o da enti accreditati ai sensi (art. 64, comma 4, del vigente C.C.N.L. Scuola). Se la partecipazione alle iniziative di aggiornamento avviene nel limite delle ore necessarie alla realizzazione del processo formativo, da utilizzare prioritariamente in relazione all’attuazione dei profili professionali. In quest’ultimo caso il numero di ore può essere aumentato secondo le esigenze, tenendo conto anche del tempo necessario per raggiungere la sede dell’attività di formazione.

Se la partecipazione ai corsi di formazione avviene al di fuori dell’orario di lavoro le ore aggiuntive prestate vengono recuperate con ore di permesso o con ferie. Pertanto, il personale ATA ha diritto al recupero delle ore di partecipazione al corso se tenuto fuori dall’orario di servizio.

A differenza di quello docente, non è definito il numero di giorni di permesso consentiti per partecipare alle attività di formazione. I permessi, quindi, sono rimessi alla valutazione del dirigente scolastico (anche in relazione ad eventuali criteri stabili a livello di istituto) che dovrà valutare le richieste in base alle esigenze di servizio (è bene che il dirigente acquisisca anche il parere del Dsga).

Il personale docente di ruolo per partecipare a corsi di formazione può usufruire del bonus carta del docente, una iniziativa del MIUR prevista dalla legge 107 del 13 luglio 2016 (la buona scuola), art. 1 comma 121, che istituisce la carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche. L’importo nominale della carta è di € 500 annui per ciascun anno scolastico.

Attraverso la piattaforma SOFIA, il personale della scuola potrà scegliere tra le tante iniziative formative proposte nel catalogo online, anche dai Soggetti accreditati /qualificati dal MIUR, ai sensi della Direttiva Ministeriale 170/2016

Da Dicembre 2019 si potranno destinare iniziative formative anche al Personale Educativo ed al Personale ATA. Selezionali utilizzando i check box presenti nella sezione ‘Destinatari’. Piattaforma Sofia.

Non appena viene registrata la frequenza positiva all’edizione, il docente può compilare ed inviare il questionario di gradimento, quindi generare in automatico l’attestato di partecipazione. L’ente di formazione potrà rettificare a “NO” la frequenza solo se il docente non ha già compilato il questionario di gradimento. Si fa inoltre presente che con la registrazione della frequenza l’ente di formazione attesta che il docente ha partecipato ad almeno il 75% del percorso formativo

GLI AMBITI FORMATIVI INDICATI DAL MIUR ATTRAVERSO LA DIRETTIVA 170/2016 SONO: TRASVERSALI

1. Didattica e metodologie;

2. Metodologie e attività laboratoriali;

3. Innovazione didattica e didattica digitale;

4. Didattica per competenze e competenze trasversali;

5. Gli apprendimenti.

SPECIFICI

1. Educazione alla cultura economica;

2. Orientamento e Dispersione scolastica;

3. Bisogni individuali e sociali dello studente;

4. Problemi della valutazione individuale e di sistema;

5. Alternanza scuola-lavoro; 6. Inclusione scolastica e sociale;

7. Dialogo interculturale e interreligioso;

8. Gestione della classe e problematiche relazionali;

9. Conoscenza e rispetto della realtà naturale e ambientale;

10. Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;

11. Sviluppo della cultura digitale ed educazione ai media;

12. Cittadinanza attiva e legalità;

13. Didattica delle singole discipline previste dagli ordinamenti.

A tal fine , la CNUPI ente qualificato, accreditato al MIUR , presente nella piattaforma SOFIA, attraverso le proprie sedi Territoriali, in collaborazione con la Confal Federazione Scuola, ha predisposto e pubblicato nel catalogo delle iniziative formative Piattaforma Sofia corsi, occasioni formative nel rispetto del D.M. N.170 del 21 marzo 2016.

Proposte formative, prosegue, Di Lecce, finalizzate a fornire al personale della scuola un diverso sistema di formazione permanente. In quest’ottica la CNUPI- e Confal scuola intendono avvalersi della collaborazione anche degli Istituti Scolastici al fine di una visone unitaria della progettualità della scuola. La CNUPI, ha commentato il presidente Prof. Antonio Di Mezza , ha le carte in regola per contribuire alla costruzione di un sistema formativo nazionale che valorizzi il ruolo dei soggetti accreditati attraverso una visione unitaria della progettualità della scuola”.

Una logica progettuale , un diverso sistema di formazione permanente utile ai docenti per la sua rilevanza culturale e le implicazioni didattiche e la necessaria ricaduta positiva negli esiti scolastici e formativi degli studenti. Confermata la centralità della scuola nella predisposizione del piano Triennale dell’Offerta Formativa, la CNUPI mette a disposizione il proprio apporto di idee e di soluzioni operative per una collaborazione fattiva con gli organismi istituzionali.